In un campo
io sono l’assenza
di campo.
Questo è
sempre opportuno.
Dovunque sono
io sono ciò che manca.
Quando cammino
divido l’aria
e sempre
l’aria si fa avanti
per riempire gli spazi
che il mio corpo occupava.
Tutti abbiamo delle ragioni
per muoverci
io mi muovo
per tenere assieme le cose.
Mark Strand – “Keeping Things Whole”
Foto Saul Leiter, 1954
ottobre 18, 2013 alle 11:06
Grazie di questo contributo, sono parole leggere d’aria e dense d’affanno.
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ottobre 18, 2013 alle 12:44
è un piacere!!!
Grazie a te della visita
🙂
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ottobre 18, 2013 alle 19:24
un autore davvero molto, molto, interessante
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ottobre 18, 2013 alle 21:38
la leggerezza onirica di mark strand mi lascia sempre una piacevole sensazione, come guardare un bel film. Come mi succede con la tua poesia, le parole perdono il loro ruolo per diventare immagine, talvolta persino odori e sapori. E l’immagine, in me, rimane, molto più a lungo delle parole. 🙂
buona serata massimo.
momi
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ottobre 20, 2013 alle 16:50
Mi piace tanto, che c’entra, non come la nutella, parecchio, ecco. 😛
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ottobre 20, 2013 alle 18:27
ecco, sì, parecchio!!! 😀
buona serata rrrrr
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ottobre 23, 2013 alle 9:15
Bella, bella, bella…un sorriso…
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ottobre 23, 2013 alle 10:50
questa poesia mi è molto cara…
🙂
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