il tempo toglie
l’orchidea selvatica
ignara, ridà
mmp © haiku 452018

Woodland Orchid © mmp
di momix 3 commenti
il tempo toglie
l’orchidea selvatica
ignara, ridà
mmp © haiku 452018
Woodland Orchid © mmp
di momix 11 commenti
Ora può piovere
Sui fiori del ciliegio
Il sole è dentro
mmp©haiku 942018
Musica: talvin Singh butterfly
AlbarranCabrera
di momix 4 commenti
Bello, bello, bello mondo, bello ridere di
mondo in luce mattutina in
colorazione di mondo con stagioni e
popolazione e animali. Bello mondo
questo ricordo, questo io lo ricordo
bello, molto bello mondo, con cielo
diurno e notturno, con facce che
mi piacevano e musi e zampe e
vegetazione che mi sospirava e mi
sospirava leggera leggera, tirando
via chili e scarponi interiori che mi
infangavano, tirando via ferri da stiro
che mi portavo nel petto, e gran pulitura
di dentro. Bello, questo io lo ricordo
bello.
Io ho avuto soccorso a volte da
una piccola foglia, da un frutto così
ben fatto che dava sollievo a mio
disordine di fondo. Sì sì.
Mariangela Gualtieri
da Fuoco centrale e altre poesie per il teatro
musica Talvin Singh – butterfly
mirjam appelhof – be quiet de wind is telling stories
Siam solo ombre
leggere e fugaci
in superficie.
Notate , viste appena,
se ci guardano, siam già sparite.
Michael Boiano*
musica Talvin Singh – sway of the verses
donna acheson
di momix 5 commenti
Davvero, viviamo con misteri troppo prodigiosi
per essere compresi.
Come l’erba possa essere nutrimento nella
bocca degli agnelli.
Come fiumi e pietre siano per sempre
devoti alla gravità
mentre noi sogniamo di elevarci.
Come due mani si tocchino e i legami
non siano mai spezzati.
Come le persone si avvicinino, per delizia o per
le cicatrici del danno,
al conforto di una poesia.
Lasciami prendere le distanze, sempre, da chi
pensa di avere le risposte.
Lascia che io faccia compagnia sempre a chi dice
“Guarda!”e ride di stupore,
e china la testa.
Mary Oliver*
‘Mysteries, yes’
musica Talvin Singh – ‘Sway of the verses’
willie zielke
di momix 4 commenti
Fa’ che non si facci uomo per intero, ma’,
che poi si inficca ne lo stretto del pensiero
e si assepàra dalle zanne e dai peli e
dalle nostre tane di silenzio.
Non dargli voce, ma’, fa’ che non parla
fa’ che non costruisce le città
fa’ che non dà i nomi a tutte cose,
che sennò perde il regno.
Fa’ che i suoi piedi parlano a la terra
e le sue mani a l’aria
e nel sonno fatti maestra ancora
con la tua voce vento
tua musicata voce, ma’.
Fa’ che non s’addimentica il tuo ridere,
tuo fiorire, tuo scorrere, tuo
far notte, tuo corpo stellato e corpo
nuvolato e minerale corpo duro
e vegetale sconosciuto corpo.
E tuo ombroso stare addistesa
tuo gonfiore ne le maree, tuo
cascare con acqua con foglia
tuo salire in ala e in stella
e in fiamma abbruciare.
Sconosciuta ma’, noi ti sappiamo,
tu ci respiri addentro il respiro
tu ci dormi addentro il dormire e ti fai
cibo per noi nutrire ti fai silenzio
per noi morire. Bella, ma’.
Tu sei bella.
Mariangela Gualtieri
musica talvin singh – seven notes