Parole nel Secchio

Attinte dal fondo degli animi

la chèrta zala

5 commenti

Come farò a spiegare
a uno che non l’ha mai vista
cos’era la carta gialla,
la carta gialla da pacchi, fatta con la paglia,
che stava sul bancone di quelle bottegucce
addormentate nel sole del pomeriggio?
La gente che andava lenta
negli abiti della domenica
ha portato via tutti i suoi cartocci.

Cumè ch’a farò a spieghè
ma éun ch’u n la à mai vésta,
‘s’èll ch’l’era la chèrta zala,
la chèrta zala da pach, fata sla paia
ch’la stévva se bancòun ad cal budgózzi
indurménti te sòul de dopmèzdè?
La zénta ch’la andévva pianin
ti vstéi dla dmènga
la à pórt vèa tótt i su cartózz.

Nino Pedretti – ‘la chèrta zala

musica The Niro – Non Riesco A Muovermi

nathalie grall

nathalie grall

Autore: momix

faticosamente ripulita dai dogmi

5 thoughts on “la chèrta zala

  1. la carta gialla…come le buste del pane…
    ci si mettevano le caldarroste 🙂

    molto bella
    una poesia in dialetto….?

    ciao
    🙂

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  2. molto bella come tutta la poesia dialettale di qualità. tra l’altro complimenti per la scelta del brano musicale: The Niro è un artista straordinario, più conosciuto all’estero che in Italia, ma tant’è, parafrasando il suo titolo, se lui non riesce a muoversi, chissà cosa faremo noi con l’anno nuovo !!!?

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    • la tattica migliore degli animali per proteggersi, per non essere scoperti, è stare fermi, immobili ad affinare i sensi e capire quand’è il momento di agire. Ma l’essere umano, quando non è fine stratega, prova inquietudine nel non muoversi e spesso annaspa.
      io non sono affatto stratega e sto imparando a stare ferma così da non farmi sfuggire l’intuizione, semmai ne arrivasse una…
      che tu ti muova o no, barman, ti auguro ogni bene 🙂

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