Parole nel Secchio

Attinte dal fondo degli animi


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la vertigine di un momento

Ho veduto solo una volta
un sole così insanguinato.
E poi mai più.
Scendeva funesto sull’orizzonte
e sembrava
che qualcuno avesse sfondato la porta dell’inferno.
Ho domandato alla specola
e ora so il perché.

L’inferno lo conosciamo, è dappertutto
e cammina su due gambe.
Ma il paradiso?
Può darsi che il paradiso non sia null’altro
che un sorriso
atteso per lungo tempo,
e labbra
che bisbigliano il nostro nome.
E poi quel breve vertiginoso momento
quando ci è concesso di dimenticare velocemente
quell’inferno.

Jaroslav Seifert

jamie haiden

                                                               jamie haiden


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if you’re a bird, I’m a bird

Di colpo ritrovarsi
slegati a gravità terrene:
fluttuare ed esser tutto
senza cercar parole.

A noi non resta che il sapore
di troppo brevi voli 
per giunta a pagamento:
pericolose chimiche o eccessive pene.

Un corpo è macchina perfetta
per traghettare anime
dal Prima al Dopo, passando per l’Adesso.
A noi le recinzioni, a te lo Sconfinato.

mmp – a G. L.

 

 

musica Hindi Zahra – set me free

Immagine

foto Jamie Haiden “if you’re a bird, I’m a bird”